(Da L'Eco di Bergamo del 24/01)
Sulla parola “magìa” potremmo avviare un ragionamento lungo e ricco di spunti. Ma nello sport magìa è spesso associato a qualcosa di assolutamente fuori dal comune che qualcuno è riuscito a realizzare. Nel nostro caso invece la magìa è l’atmosfera che si crea in una palestra quando in campo scendono bambini di cinque, sei, sette anni. Bambini piccolini, di cui possiamo immaginare l’animo stupefatto e gli occhioni aperti sul mondo, dove tutto è nuovo, tutto è straordinario. Per i “maghetti” della pallacanestro questo nuovo è la possibilità di fare una vera avventura nello sport grazie alla proposta del Csi di Bergamo che ha avuto il suo esordio domenica scorsa a Ciserano. In campo ci sono i piccolissimi cestisti che affrontano per la prima volta la novità dell’evento sportivo e delle sue emozioni. Loro protagonisti in campo, gli allenatori a guidarli e i genitori (insieme con altri parenti e amici) sugli spalti o a bordo campo, a sostenerli.
Facile immaginare la situazione di dolce emozione in cui i bambini si trovano. In un contesto di gioco e di divertimento questa è un’occasione speciale che il Csi mette in atto per iniziare al meglio i bambini in un atmosfera appunto “magica” che ci piace pensare rappresenti il seme che svilupperà l’amore per lo sport vissuto con gli amici. Siamo anche consapevoli che non sarà sempre così, ma finché realtà e sogno si intrecciano e si confondono nel cuore dei bambini va bene così. Giusto proporre e custodire questi momenti per dare un senso più vero alla nostra proposta sportiva che poi, nell’agone sportivo di tutti i giorni, a volte sconta anche momenti molto meno nobili. Momenti, sia chiaro, che siamo orgogliosi di essere chiamati a vivere perché sappiamo che proporre attività sportiva, educativa e formativa, vuol dire passare dal piano delle idee a quello della concretezza, con tutto quello che ne consegue.
Per quanto riguarda invece la tutela delle società sportiva, segnalo il testo pubblicato in questo inserto sul nuovo Registro del Coni. Sono anni, questi, di grandi cambiamenti, anche nelle normative nazionali. Vogliamo però fare il possibile per offrire ai dirigenti delle società sportive alcune linee-guida essenziali, sapendo che non tutto è ancora chiaro e che il Coni stesso ha incontrato, nel perfezionamento delle norme che sta varando, alcune complicazioni non previste.
Appena il quadro di riferimento sarà più chiaro ne daremo corretta informazione e dedicheremo qualche serata a specifici incontri con le società sportive per approfondire e, dove possibile, chiarire.