(Da l'Eco di Bergamo del 26/04)
Hanno la capacità di stupire sempre, andando al di là delle aspettative e anche lo scorso venerdì sera hanno dato prova di essere una bella realtà, della quale il Csi di Bergamo può andar fiero. Mi riferisco al settore dello sci alpino che, a Clusone, ha messo in onda una festa delle premiazioni da album dei ricordi belli. Gente a non finire, allegria, armonia fra società sportive e in filigrana, sempre, la convinzione che questa avventura possa continuare nel tempo perché gli ingredienti ci sono tutti. Non faccio elenchi, ovviamente, ma i dirigenti della gruppo di lavoro che fa capo al Csi, i dirigenti delle società sportive, i genitori e gli atleti stessi fanno un insieme che di questi tempi potrebbe essere utilizzato per un corso di formazione di come si faccia sport facendo dei momenti insieme un vero e proprio inno alla vita.
Ambiente peraltro che ritroveremo lunedì Primo Maggio, a Dalmine, allorché questo accogliente impianto ospiterà l’11° Meeting di Nuoto per ragazzi diversamente abili. Organizza la Gruppo Nuoto Disabili (Gnd) Onlus, con il patrocinio della Città di Dalmine e con la partecipazione del Csi di Bergamo. La manifestazione, dedicata alla memoria di Mario Pilenga, prevede diverse gare per alcune categorie psichiche. Sono previste anche batterie per ragazzi che non hanno perfezionato nessuno stile, ma che faranno parte di questa bella “festa sportiva”.
Un’altra bella notizia riguarda la conferma del torneo Bergamondo, il “mondiale” di calcio a 11 delle nazionali rappresentate dai nuovi residenti nella nostra provincia. Siamo all’11ma edizione e, come avviene per tutte le vicende umane, nei primi dieci anni si è verificata una evoluzione che undici anni fa sarebbe stata impensabile. In questi anni il mondo è cambiato e la parola “extracomunitario” ha assunto valenze sempre più caratterizzanti la fuga di milioni di persone disperate, con tante donne e bambini, in cerca di un futuro.
Qualcuno un giorno studierà meglio il torneo Bergamondo perché dal punto di vista sociologico offre tanti spunti di analisi e riflessione. A noi balza agli occhi una realtà quasi paradossale, che la metà o poco meno di quelli che un tempo giocavano nelle nazionali di mezzo mondo, con documento di identità non italiano, oggi siano italiani a tutti gli effetti.
Concludo con un grazie alle squadre che hanno dato vita alle belle finali della Coppa Bergamo giovanile, disputate a Zingonia sui campi del mitico Centro Bortolotti signorilmente concessi, ancora una volta, dall’Atalanta, società alla quale auguriamo ogni fortuna in vista degli importanti appuntamenti che la aspettano.