COMUNICATI2023

Impariamo dai ragazzi del calcio a 5 special (dall'Eco di Bergamo del 04/11)

L’esperienza mi ha abituato ad aspettarmi, verso la metà dell’andata, alcuni passaggi che puntualmente e ciclicamente tornano nelle dinamiche di svolgimento dei campionati. Per esempio quello che dopo le prime giornate, appena cominciano a delinearsi le classifiche, si fanno sentire dirigenti, o giocatori, oppure genitori che, scontenti della situazione, avanzano richiesta di modifica dei regolamenti o proposte di introduzione di nuove regole. Fa parte delle cose che avvengono, e che si ripetono da anni. Però non riesco comunque ad accettarne in silenzio perché denotano che non sono stati capiti i valori dell’Associazione. E mi spiego: che uno o più ragazzini siano lasciati troppo in panchina e che siano fortemente penalizzati rispetto al resto del gruppo è un fatto che non vorremmo si possa verificare nel Csi. Perché dico questo? Perché è una situazione che non ha senso. Chi aderisce alla nostra Associazione lo fa chiaramente condividendo un valore fondamentale che è la promozione della persona, la sua formazione, la sua educazione attraverso lo sport. Se quindi prima di tutto viene il bene di un bambino o di una bambina, che senso ha lasciarlo o lasciarla ai margini del gioco? Forse perché ne va della classifica? E allora? Non siamo al Csi per vincere un campionato e prendere i diritti tv o altre dinamiche tipiche dello sport professionistico. Siamo nel Csi perché abbiamo condiviso un valore, cioè una valutazione che sta alla base di tutte le altre scelte. E da ciò ne deriva che ritrovarci a metà campionato per rivedere l’efficacia delle regole è cosa giustissima, ma non con l’illusione che attraverso le regole si possa imporre un atteggiamento etico. È questione di cultura, è questione di buon senso. E dove non ci sono non c’è nulla da fare se non insistere per convincere.
Una buona notizia arriva invece dal settore della solidarietà, da quel campionato di Calcio a 5 Special che il Csi organizza con il sostegno generoso e concreto dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. Sabato a Nembro entreranno in campo ben quattro squadre per un concentramento di partite di questo bellissimo campionato (di cui abbiamo già parlato in queste pagine). Chi avesse voglia di respirare un po’ di aria pura nello sport e volesse rendersi conto di cosa è veramente l’entusiasmo per il gioco, non si lasci scappare l’occasione di assistere a queste partite. Meritano tutta la nostra simpatia, il nostro sostegno e il nostro tifo.

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