(Da L'Eco di Bergamo del 18/12)
Collocata in posizione defilata rispetto alle arterie di grande comunicazione della Valcalepio, a guardia del vicino lago Sebino (per noi più comunemente lago d’Iseo), la comunità parrocchiale di Gandosso ospiterà dopodomani, venerdì 20, il Natale dello Sportivo del Csi di Bergamo. Come ricordato nello specifico avviso, la celebrazione inizierà alle 20,30 nella chiesa parrocchiale.
In questo momento ormai fissato fra le tradizioni più belle del Comitato di Bergamo, ogni anno, ci ritroviamo per condividere la speranza di ogni cristiano, affidata alla nascita del Redentore. Il Natale dello Sportivo ci permette di uscire dal ritmo a volte caotico delle manifestazioni, dei campionati, dei diversi appuntamenti associativi per pensare al senso della nostra esperienza umana e in particolare al significato del nostro servizio allo sport di tutti e per tutti.
Il concetto è di per sé bello da enunciare, ma comporta in realtà una precisa scelta di campo operativo. Ed è una scelta impegnativa perché impone di avere lo sguardo attento verso le persone (in particolare bambine e bambini) in difficoltà. Magari non si tratta di difficoltà economiche, anche se queste sono sempre più diffuse e non c’è società sportiva affiliata al Csi che non abbia in atto l’accoglienza di ragazzi le cui famiglie sono in difficoltà. A volte invece si tratta di soferenze dell’anima, di ragazzi costretti a cercare nella società sportiva, nell’oratorio, nelle associazioni della Parrocchia, quel calore, quell’affetto, quell’accoglienza senza condizioni che è venuta a mancare in famiglia.
Il Natale dello Sportivo è anche l’occasione per ringraziare tutti i dirigenti dell’Associazione, tutti i responsabili nelle società sportive, con qualsiasi ruolo, per il servizio offerto nel corso del 2019. Non sono mancati difficoltà e lutti; per strada abbiamo dolorosamente perso alcuni amici che si sono affidati all’abbraccio eterno del Padre, ma il bene offerto per le persone che ci sono state affidate rimane a segnare ancora un pezzo della nostra storia.
Anche quest’anno l’invito a questo importante momento di preghiera è esteso oltre che ai dirigenti di società sportive, agli allenatori, ai volontari e alle loro famiglie perché il Natale è un tempo di particolare condivisione. Forse nella nostra Associazione più che ai regali, al plurale, si pensa al regalo, al singolare, cioè al dono di noi stessi per un servizio che eleva la società in cui viviamo. E questo davvero è un regalo che non invecchierà mai.
