(Da L'Eco di Bergamo del 10/10)
Abbiamo spesso trattato il tema della formazione quale valore fondamentale nella proposta sportiva del Csi di Bergamo.
Ne abbiamo parlato e abbiamo anche concretamente realizzato progetti di formazione in tutti gli ambiti di interesse della nostra attività: dagli allenatori ai dirigenti, ai semplici volontari.
Siamo nati in un luogo privilegiato per la formazione, l’oratorio, e continuiamo questa nostra missione su tutto il territorio, ovunque sia possibile mettersi al lavoro per migliorare l’inclusione sociale e diffondere il senso di appartenenza.
In questo contesto assume particolare rilevanza il progetto “Spacelab – Laboratori di comunità educante e inclusiva” che verrà presentato venerdì 19 ottobre all’Istituto Romero di Albino. Si tratta di un progetto di forte impatto educativo perché nato dalla condivisione di molte realtà sociali - scuole medie e superiori del territorio, sei Cooperative Sociali,cinque Ambiti Territoriali, Csi e Ats Bergamo, realtà associative e di promozione dei territori -, con capofila la Cooperativa Sociale ‘Il Piccolo Principe’ di Albano Sant’Alessandro.
L’obiettivo è straordinario: far nascere una rete territoriale che, a partire dalla scuola e coinvolgendo le realtà educative del territorio e le famiglie, contribuisca alla creazione di una “comunità educante”. La definizione di comunità educante apre scenari molto significativi e presuppone una condivisione di fondo: i ragazzi, i giovani, sono un patrimonio fondamentale della nostra società, e come tali vanno curati, custoditi, soprattutto amati. Come si fa? Prendo pari pari quanto scritto nel comunicato stampa dei promotori: la “direzione è quella di valorizzare abilità, attese e risorse dei ragazzi, favorirne la conoscenza del territorio e l’appartenenza, promuovere cittadinanza, prevenire la dispersione scolastica, attivare il tessuto sociale affinché diventi maggiormente inclusivo e attento ai bisogni degli adolescenti. Coinvolgerà quasi 14.000 studenti, oltre ad insegnanti, genitori, referenti di agenzie educative del territorio e numerosi operatori impegnati per tre anni nella realizzazione delle azioni”.
Siamo orgogliosi di partecipare a questa meravigliosa avventura nel campo educativo e in particolare di essere parte di una rete dove sia concreto l’impegno di passare dalle parole ai fatti, dalle riflessioni ai progetti da realizzare.