(Da L'Eco di Bergamo del 20/06)
La dodicesima edizione di Bergamondo, conclusa domenica nel bellissimo impianto di Zanica, Comune che da tempo accoglie le finali del Torneo, ha regalato tutte le conferme che ci si aspettava: la partecipazione, la carica emotiva, il pubblico, il bel gioco e la perfetta organizzazione. Tutto insieme fa il mosaico di una manifestazione che è uscita dal ristretto ambito sportivo per contaminare, in modo positivo e felice, i livelli sociali ed etici della comunità civile.
Che poi il tempo abbia molto cambiato il “mondiale” delle nazioni e dei cittadini di queste nazioni, presenti nella Bergamasca è stato confermato da Massimo Cincera, sottolineando la forte evoluzione evidenziata dall’uso della lingua, verso un’unificazione che accomuna e che fa incontrare nel dialetto bergamasco. Il tutto senza nulla perdere della propria cultura, della propria identità, del proprio modo di essere quando è positivo e utile alla civile convivenza.
Lo ha rimarcato il padre di Bergamondo, Vittorio Bosio, oggi presidente nazionale del Csi, che è andato al di là del concetto di integrazione fra gli “stranieri” e l’Italia, sottolineando che giocare a calcio insieme è servito a unire i giovani delle diverse nazionalità. Per questo il progetto che regge il torneo è molto interessante: va studiato e imitato.
Nell’edizione di ieri, lunedì, è stato presentato l’avvio dell’edizione 2018 di SportGiovane, in collaborazione fra Upee e Csi Bergamo, che si svilupperà su sette piazze di città e provincia.
Sempre in collaborazione fra Upee e Csi, nel gioco e nel confronto in diverse discipline sportive che saranno via via proposte, si potranno sperimentare sabato gli adolescenti che animano i Cre, attraverso le Olimpiadi degli Animatori, cogliendo così l’occasione per diventare i protagonisti e gli artefici di un’intera giornata dedicata allo sport, al divertimento e alla competizione.
Sarà l’occasione per un cambio di ruolo degli animatori, che nel corso dei Cre si prendono cura dei piccoli. Sabato potranno liberamente divertirsi e fare festa, mettendosi anche personalmente in gioco. Al termine della giornata verrà proposto lo spettacolo “Mi voleva la Juve”, diretto da Gianfelice Facchetti e tratto da una storia vera.
Concludo ricordando che lunedì sera il Consiglio provinciale del Comitato di Bergamo ha discusso e approvato le linee della Programmazione 2018-19, confermando tutti i valori positivi delle precedenti stagioni: sobrietà, costi contenuti per l’attività, attenzione ai settori giovanili, promozione degli sport minori, e tanto altro.