Rinbnovato lo statuto torniamo alle finali

(Da L'Eco di Bergamo del 13/06) 

La nutrita pattuglia di esponenti del Comitato di Bergamo che venerdì pomeriggio è partita alla volta di Roma per partecipare all’Assemblea straordinaria di sabato 9, per l’approvazione del nuovo Statuto nazionale era ben motivata e disposta a condividere anche momenti di confronto e di analisi serrati pur di concludere il cammino, della nostra “Carta fondamentale”. Se ne sentiva la necessità perché alcune norme erano ormai superate e l’impianto generale non più rispondente alle necessità di società sportive impegnate a proporre uno sport a misura di persona, cristianamente ispirato, particolarmente attento alla formazione delle giovani generazioni.
È stata una bella giornata, non lo si può negare. Clima associativo corretto, partecipato, dialogante che ha permesso di superare anche i momenti (pochi e affrontati con successo) di difficoltà organizzative o di interpretazione delle norme in discussione. Certo, un notevole contributo è venuto dagli avvocati e dal notaio presenti in sala, ma d’altra parte, nel vasto mare delle normative, su tematiche sportive e non, della nostra amata nazione, ormai il parere degli esperti sta diventando un passaggio obbligato. Con questo mix di buona volontà e di professionalità, di partecipazione e di capacità di mettersi in gioco, è stato unanime e sentito l’applauso scatenato dalle parole dell’avv. Suardi, della Commissione verifica poteri, quando ha certificato che lo Statuto era stato approvato.
Così come sincero e caloroso è stato l’applauso che ha accompagnato le parole di ringraziamento e di impegno per il futuro del presidente nazionale Bosio, il quale non ha mancato di far sapere a Coni e mondo politico che il Csi c’è, ha voglia di collaborare e ha un’idea ben precisa di sport “per la persona”.
Da parte nostra vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo ambizioso e nobile obiettivo. Per non fare tanti nomi ne facciamo uno solo: Vittorio Bosio. Grazie per averci creduto, per aver messo insieme, con pazienza e tenacia tutto il bene che l’Associazione poteva produrre e aver così permesso al Csi di lavorare con gli strumenti giusti per fare un servizio più moderno.
Un altro grazie lo voglio riservare – senza fare nomi - a chi è rimasto a Bergamo e ha fatto funzionare al meglio la meravigliosa macchina del Comitato, per esempio portando in porto le finali della Pallavolo in maniera semplicemente perfetta.
Ora ci aspettano le spettacolari finali del Bergamondo, domenica prossima a Zanica, per la conclusione vera di una stagione ancora una volta incredibile.

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