Le attività del Csi nel TG

COMUNICATI2023

Solidarietà e lealtà sono semi di civiltà

(Da l'Eco di Bergamo del 22/02)

Se per solidarietà si muovono i campioni dello sport nazionale i risultati sono quantitativamente rilevanti. Se per solidarietà si impegna il settore del tennistavolo del Csi di Bergamo, sicuramente quanto raccolto sarà significativamente minore. Ma la forza del messaggio non è da meno. Questa forza è invece nella testimonianza concreta di persone che “si mettono in gioco” (mi riferisco al bel titolo sul tennistavolo di questa pagina) anche quando il clamore tende a scemare, anche quando non ci sono risultati mediatici, anche quando non ne guadagna la fama. Il gesto dei dirigenti e degli atleti del tennistavolo, che segue quelli delle marce noncompetitive e del Consiglio Provinciale, mette il sigillo su un modo di sentirsi solidali con gli altri, quando la sofferenza colpisce, che fa pensare che una società più giusta sia possibile. Sono convinto che più il gesto solidale è diffuso, semplice, “normale”, più è stato fatto entrare e accolto nella quotidianità di una vita vissuta “insieme” con gli altri, e più andiamo avanti sul percorso della civiltà, del progresso, di un’umanità che non dimentica, che non lascia indietro nessuno.
Grazie amici. Lo dico a nome di tutto il Comitato Csi di Bergamo: non conta quanto avete saputo raccogliere, conta il fatto che non avete dimenticato e che avete reso vero il concetto di solidarietà facendolo accogliere nella prova sportiva.
È stata una bella domenica anche per lo sci del nostro Comitato, che ha visto il numero degli atleti partecipanti raggiungere la quota stratosferica di 460. Record dei record. Gli organizzatori del Presolana Monte Pora e del Parre, bravissimi a risolvere i problemi creati dalla scarsità di neve, avevano solo il forte timore che un esercito di tali dimensioni fosse difficile da gestire perché le condizioni non erano proprio le migliori possibili. Invece, in un clima di serenità, festa, voglia di divertirsi pur facendo sport in modo serio e quindi con il massimo impegno, è andata bene.
C’è stato spazio anche per un gesto di lealtà sportiva che mi fa piacere riprendere dalla cronaca pubblicata ieri: la dirigente dell’Ubi Banca Goggi che ha segnalato un errore del guardiaporte, ma un errore che andava a favore di una sua atleta. Banale? Forse per qualcuno sì. Ma se fatto per impulso etico, questo gesto non è mai banale. Se fatto da una dirigente è un esempio che non farà clamore (nessuno si è preso a cazzotti… che notizia è?) ma che ha deposto un seme di civiltà e correttezza che non rimarrà senza frutti.

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