Formarsi per saper allenare i piccoli

(Da l'Eco di Bergamo del 18/01)

A Lizzola domenica scorsa è andato in onda uno spettacolo globale: il sole, la pista, i partecipanti, il pubblico. L’ottimo esito della prima prova di sci alpino del nuovo campionato di sci del Comitato di Bergamo non è però frutto del caso ma di una condivisione, di una capacità di fare squadra tutti insieme, nei diversi ruoli, dai responsabili dello sci del Comitato ai gestori degli impianti, dai dirigenti degli sci club agli atleti in gara, fino al pubblico che ha saputo sostenere tutte le prove con il festoso incitamento che dovrebbe essere caratteristico di ogni prova sportiva.
Intanto piano piano tornano a riempirsi palestre e i campi. Il calcio si propone con la Coppa Bergamo riservata al settore giovanile e al calcio a 5 mentre la pallavolo, tornata timidamente in campo nei giorni scorsi con la cucciolata degli Esordienti, ricomincerà in questo fine settimana allorché tutto il settore riprenderà il cammino del campionato. La pausa è in programma, per gli adulti, la prossima settimana, quando il campo verrà lasciato alle verdi speranze del volley provinciale rappresentato dalle categorie Mini Allieve e Giovanissime.
Un fine settimana, questo, che vedrà in campo anche il Tennistavolo con la seconda prova regionale.
Piano piano si torna perciò ai ritmi tipici della stagione piena, consapevoli che al buon funzionamento di ogni organizzazione devono concorrere tutti, dirigenti, atleti e anche sostenitori.
Molto importante è , in questo contesto, la formazione degli allenatori per il settore giovanile del calcio. Lunedì sera, a Martinengo, è iniziato il nuovo corso base che ha visto partecipare una trentina di corsisti. Un numero elevato che denota l’attenzione delle società sportive per la formazione e per la crescita culturale, sociale ed etica delle persone alle quali verranno affidati i giovani calciatori. Presenti corsisti provenienti in particolare dalla Bassa Bergamasca, tutti impegnati a vivere bene questa nuova esperienza formativa.
La prima serata ha afffrontato, tra gli altri temi, il rapporto tra caratteristiche evolutive e obiettivi sportivi dei bambini e dei ragazzi. Nella discussione successiva è emersa la preoccupazione di come evitare di procurare, senza volerlo, danni fisici ai bambini ma anche sulla necessità di adottare metodi e linguaggi in grado di farli sentire partecipi dell’avventura sportiva. In particolare di renderli protagonisti di momenti di gioco, divertimento e crescita insieme.

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