La nuova stagione del nuoto è cominciata domenica, a Dalmine, con una festa. Non nel senso vero della parola ma nel suo significato di bellezza delle relazioni, del piacere di “giocare” insieme facendo uno sport che appassiona. È stata una lunga giornata di festa e sport sia per i più piccoli che per i giovani e gli adulti. E mi soffermerei su quello che la cronaca difficilmente può raccontare: la luce di gioia che c’era negli occhi dei bambini impegnati in vasca, cullati dall’entusiasmo e dall’incitamento di tribune assiepate fino all’inverosimile da genitori, fratelli, amici e, immancabili, da tanti nonni. Anche se volessimo per un attimo annullare il valore della prova sportiva in sé, se volessimo lasciar perdere ogni valutazione sull’organizzazione, sui numeri della partecipazione, e volessimo concentrarci sulla bellezza di quegli sguardi di bambini rivolti al mondo che li applaudiva e li incitava, potremmo tranquillamente parlare di un grande successo. Ma oltre tutto questo c’è stato il grande risultato organizzativo e sportivo.
Eppure non esiste perfezione organizzativa o potenzialità sportiva che valga di più di questo clima che si crea ogni volta che il nuoto affronta una prova. Perché l’entusiasmo che accompagna le prove dà la misura della maturità di una partecipazione fatta di prova sportiva ma anche di condivisione, di volontariato, di aiuto offerto in mille piccole o grandi modalità.
Ciò non significa che tutto sia perfetto. C’è chi propone, spesso a ragione, modifiche, miglioramenti, evoluzione organizzativa e tecnica. C’è chi lamenta un passato nemmeno tanto lontano, quando ci si incontrava di più fra dirigenti di società sportive, per discutere, ragionare, organizzare, programmare. Oggi questo è più difficile, ma non impossibile. La dimensione raggiunta dal nuoto Csi di Bergamo è tale da imporre modalità nuove, più adatte ai tempi. Perché va bene parlarci, chiacchierare, discorrere amichevolmente di tanti aspetti legati alla gara, ma poi bisogna che la domenica tutto fili alla perfezione perché tutto previsto, tutto programmato. La giornata si è aperta al mattino e si è chiusa di sera, con il buio, verso le 20. Guai se ci fossero state incertezze o intralci organizzativi.
In questo contesto devo dare atto alla Commissione tecnica che si sta facendo carico dell’organizzazione e della gestione pratica delle prove, di aver dato prova di maturità e competenza, a beneficio di una disciplina che continua a crescere, come del resto anche tutte le altre discipline individuali che fanno capo al Comitato Csi di Bergamo.